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Milano, sentenza choc Occupare la scuola per i pm non è reato

20.04.2011 08:20

www.ilgiornale.it/milano/arriva_pm_liberta_occupazione/08-02-2011/articolo-id=504565-page=0-comments=1

 

Agli studenti del liceo artistico Caravaggio che nel novembre scorso occuparono la scuola la giustizia mostra la sua faccia meno scontata: quella che sa capire e giustificare, adilà delle asprezze del codice, anche le ragioni degli inquisiti. Denunciati dalla loro preside per avere invaso i locali della scuola e avervi pernottato senza autorizzazione, i quaranta liceali vedono riconoscere la loro innocenza da due pubblici ministeri noti per la loro severità come Grazia Pradella e Ferdinando Pomarici, che chiedono l’archiviazione dell’indagine. Secondo la Procura, mancano i requisiti «soggettivi e oggettivi» del reato contestato ai ragazzi del Caravaggio, ovvero l’occupazione abusiva di edificio pubblico.

Fuori dal gergo giuridico, la decisione della Procura si basa su due elementi. Il primo è un dato di fatto: essendo durata una sola notte (la mattina arrivò la Celere e mandò tutti quanti a prendere un tè caldo) l’occupazione non ha interrotto le lezioni del liceo di via Prinetti, e non ha causato danni alla struttura nè agli arredi. Il secondo elemento è meno scontato, ed è una valutazione che riconosce la liceità del comportamento degli occupanti alla luce di alcune delle sentenze degli anni Settanta, quando manifestazioni di questo genere erano assai frequenti. Secondo tali sentenze (confermate anche dalla Cassazione), gli studenti non sono semplici «utenti» della scuola ma suoi protagonisti: la scuola, insomma, appartiene anche a loro. E se decidono di pernottarvi per rivendicare i loro diritti non invadono un bene altrui.

La decisione della Procura, che ora dovrà passare al vaglio del giudice preliminare, sconfessa la linea dura seguita da Ada Mora, preside del Caravaggio, e dagli altri presidi di scuole medie superiori che nello scorso autunno decisero il pugno di ferro nei confronti degli occupanti. Al Caravaggio le prime denunce erano partite già all’inizio di novembre, quando la Mora aveva indicato ai poliziotti del commissariato di zona i nomi di tre studenti responsabili dell’occupazione del liceo. Dopo la metà del mese, in contemporanea con altre scuole milanesi, gli allievi del Caravaggio avevano deciso una nuova occupazione. A quel punto la preside non ci aveva pensato due volte e aveva chiamato la Celere. La mattina di buon’ora una ventina di studenti erano stati svegliati, identificati e sgomberati dalla polizia. Per tutti era scattata la denuncia, e nei giorni successivi l’elenco degli inquisiti si era arricchito di altri venti nomi.

Gianfranco e le sue cazzate .............

20.04.2011 07:13

Quando si tratta dei cittadini non si agisce in deroga, la ' ... Legge è uguale per tutti'. Quando si tratta di campagna elettorale e di legge anagrafica si. Questa dicotonia tra il dire ed il fare è stata realizzata dal Ex Sindaco di Monfalcone, Giafranco Pizzolitto che altrove afferma che ' .... non parla con i delinquanti' quando sono cittadini il cui unico delitto è essere poveri ed aver occupato senza titolo immobili  pubblici sfitti. Bella dimostrazione di Democrazia e di Stato di Diritto.

 

 

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